26 Giugno 2024
Lo scorso mese abbiamo introdotto la problematica della laminite, dandone una definizione, evidenziandone le principali cause e i fattori di rischio. 
 
Quali sono, tuttavia, le cause, le prospettive a lungo termine e la gestione della problematica stessa?
SEGNI

I segni di laminite acuta includono:
• Zoppia, soprattutto quando il cavallo gira in tondo; zoppia intermittente;
• Calore ai piedi;
• Aumento del polso digitale (più facilmente palpabile su entrambi i sesamoidi a livello del nodello);
• Dolore nella regione dello zoccolo quando viene applicata la pressione con il tester (pinza) per zoccoli;
• Andatura riluttante o esitante (“camminare sulle uova”);
• Una posizione particolare, con gli arti anteriori distesi in avanti per alleviare la pressione sulle parti anteriori dello zoccolo e i posteriori posizionati sotto il tronco per sostenere il peso che gli anteriori non sostengono.

I segni di laminite cronica possono includere:
• Anelli nella muraglia che si allargano man mano che scorronodalla corona alla suola;
• Suole ammaccate o “lividi”;
• Linea bianca allargata, con presenza di sieromi (sacche di siero di sangue) e/o ascessi;
• Suole cadenti o piedi piatti;
• Zoccoli bombati, che sono il risultato di tassi di crescita disuguali (i talloni crescono a un ritmo più veloce rispetto al resto dello zoccolo, risultando nell’aspetto della “scarpetta di Aladino”).
TRATTAMENTO DELLA LAMINITE

Una volta confermata la diagnosi, prima si inizia il trattamento, maggiori sono le possibilità di recupero.
Il trattamento dipenderà da circostanze specifiche ma può includere:
• Diagnosi e trattamento del problema primario (la laminite è spesso dovuta a un problema sistemico o generale);
• Restrizioni dietetiche; smettere di somministrare tutti i mangimi e i pascoli eccessivamente ricchi di cereali. Una prima ipotesi è quella di somministrare solo fieno di graminacee finché non viene consigliata dal veterinario una razione appropriata;
• Somministrare liquidi se il cavallo è disidratato o ha sudato molto;
• Somministrazione di altri farmaci come gli antibiotici per combattere le infezioni; anti-endotossine per ridurre la tossicità batterica; e anticoagulanti e vasodilatatori per ridurre la pressione sanguigna migliorando al tempo stesso il flusso sanguigno ai piedi;
• Sistemare il cavallo su un terreno soffice, come paglia in abbondanza o trucioli (non noce nera) per incoraggiare il cavallo a sdraiarsi per ridurre la pressione sulle lamine indebolite;
• Aprire e drenare eventuali ascessi che potrebbero svilupparsi;
• Impostare subito una buona cooperazione tra il veterinario e il maniscalco (le tecniche che possono essere utili includono il pareggio correttivo, i supporti per il fettone e le ferrature terapeutiche).

Il tuo veterinario potrebbe essere in grado di consigliarti nuove terapie che potrebbero includere tenere il cavallo in acqua ghiacciata per prevenire l’insorgenza di laminite dopo una causa predisponente come una placenta ritenuta o un noto sovraccarico di cereali.

PROSPETTIVE A LUNGO TERMINE

Alcuni cavalli che sviluppano la laminite guariscono senza incidenti e continuano a condurre una vita lunga e normale. Sfortunatamente, altri subiscono danni così gravi e irreparabili che, per ragioni umane, vengono sottoposti ad eutanasia.
Il tuo veterinario equino può fornirti informazioni sulle condizioni del tuo cavallo in base alle radiografie e alla risposta dell’animale al trattamento. Le radiografie mostreranno quanta rotazione si è verificata del triangolare e potrebbero anche illustrare ascessi o accumuli di materiali che influenzeranno la terapia del tuo cavallo. Questo aiuterà a prendere una decisione nel migliore interesse del cavallo e aiuterà il maniscalco a definire la ferratura terapeutica migliore.
GESTIONE

È importante sapere che, una volta che un cavallo ha avuto la laminite, è probabile che questa si ripresenti. Infatti, molti casi diventano cronici perché il triangolare ruota all’interno del piede e le lamine non riacquistano più la forza originaria. Potrebbero esserci anche interferenze con il normale flusso sanguigno ai piedi e cambiamenti metabolici all’interno dell’orgnismo del cavallo. Si deve raccomanda particolare attenzione per qualsiasi cavallo che abbia avuto laminite, e in particolare sono da prevedere:
• Una dieta modificata che preveda un’alimentazione adeguata basata su foraggi di alta qualità, fibre digeribili (polpa di barbabietola, buccette di soia) e oli vegetali. Da evitare i carboidrati di riserva in eccesso, in particolare quelli derivanti dai cereali trattati;
• Cura di routine dello zoccolo, compreso il pareggio regolare e, in alcuni casi, la ferratura terapeutica (potrebbero essere necessarie radiografie aggiuntive per monitorare i progressidella malattia);
• Un buon programma di mantenimento della salute, compreso il controllo dei parassiti e le vaccinazioni, per ridurre la suscettibilità del cavallo alle infezioni e infestioni;
• Possibilmente utilizzo di un integratore nutrizionale formulato per promuovere la salute degli zoccoli (gli integratori di biotina o vitamina H sono particolarmente popolari);
• Evitare di pascolare su pascoli rigogliosi, soprattutto ad inizio primavera, tra la tarda mattinata e il tardo pomeriggio, poiché in questi periodi gli zuccheri nei vegetali sono più presenti.
Limitare l’assunzione di erba di pascolo dunque durante la primavera ma anche ogni volta che il pascolo diventa improvvisamente rigoglioso, ad esempio dopo un periodo di piogge.
RIEPILOGO

Il modo migliore per affrontare la laminite è prevenire le cause che possono essere controllate. Tenere tutto il mangimeimmagazzinato in modo sicuro fuori dalla portata dei cavalli. Introdurre gradualmente il cavallo ai rigogliosi pascoli. Tener presente che quando un cavallo è malato, stressato o in sovrappeso, è particolarmente a rischio. Meglio consultare il tuo veterinario equino per formulare un buon piano dietetico. Si deve infine fornire una buona e regolare cura della salute e degli zoccoli. Se si sospetta la laminite, questa va considerata un’emergenza e va informato immediatamente il tuo veterinario.
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