I consigli del Professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN.
Il ticchio d’appoggio (in inglese, crib-biting) è una condizione del cavallo conosciuta da tempo, e molto studiata. Ma sappiamo davvero quanto può essere pericolosa? In verità, la ricerca si è molto concentrata sugli aspetti neurologici della malattia: se il ticchio sia una stereotipia o comportamento ossessivo compulsivo, quale ruolo svolgano le endorfine, se questo problema interferisca con le capacità di apprendimento del cavallo e così via. Meno chiaro è se questo comportamento induca ingestione di aria, se questa ingestione eventuale possa essere legata a problemi gastrici, o se la condizione sia reversibile. Il ticchio si verifica quando un cavallo tipicamente appoggia i denti incisivi superiori su una superficie dura e contrae i muscoli del collo; si parla in questo caso appunto di ticchio d’appoggio. Se il comportamento avviene senza il contatto dei denti con una superficie dura, si parla di ticchio aerofagico, o ticchio al vento, windsucking in inglese. Anche molte certezze storiche sul ticchio sono messe in dubbio: non si impara, ma cavalli in condizioni di stress simili tendono a svilupparlo indipendentemente ma contemporaneamente; è legato a volte a fattori alimentari, come la disponibilità e la qualità dei foraggi; i mezzi che tendono a contrastare questo comportamento come i collari hanno serie controindicazioni. Un dato però mette tutti d’accordo: i cavalli ticchiatori sono più soggetti a coliche.
In uno studio del 2011, si è rilevato come fossero più a rischio colica i cavalli con problemi dentali riconosciuti (dunque: meglio controllare sempre i denti, anche se il cavallo non è anziano…) e quelli con ticchio d’appoggio. In un altro studio del 2014, ancora il ticchio d’appoggio e il ticchio aerofagico sono stati confermati quali fattori di rischio per le coliche equine. Nel 2010, è stato però osservato come la presenza di ticchio d’appoggio, così come il nervosismo del cavallo, non siano risultati associabili a nessun tipo particolare di colica, né alla severità della stessa. Dunque, se da un lato è confermato che il ticchio è un fattore di rischio, dall’altro non si è ancora individuato un chiaro legame tra questo e il funzionamento generale dell’intestino del cavallo.Per approfondire:
Retrospective evaluation of crib-biting and windsucking behaviours and owner-perceived behavioural traits
as risk factors for colic in horses. Malamed, R; Berger, J; Bain, MJ; Kass, P; Spier, SJ. EQUINE VETERINARY
JOURNAL; Volume: 42 Issue: 8 Pages: 686-692 (2010)
Recurrent colic in the horse: Incidence and risk factors for recurrence in the general practice population.
Scantlebury, CE; Archer, DC; Proudman, CJ; Pinchbeck, GL. EQUINE VETERINARY JOURNAL; Volume: 43;
Pages: 81-88; Supplement: 39 (2011)
Prevalence of and risk factors for colic in horses that display crib-biting behavior. Escalona, EE; Okell, CN;
Archer, DC. BMC VETERINARY RESEARCH, Volume: 10, Supplement: 1 (2014)