I consigli del Professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN
Alcuni ingredienti tipici dei mangimi per cavalli sono utilizzati da molto tempo, ma non per questo sono ben conosciuti da tutti.
Il mais fioccato, per esempio, è un ingrediente tradizionale, ma quando si valuta più da vicino la qualità, c’è mais e mais!
Il mais infatti è un cereale, quindi tipicamente un alimento ricco di energia (contenuta, in particolare, nell’amido e nell’olio entrambi ben rappresentati nel seme), povero di fibra (è un seme cosiddetto “nudo”, senza una guaina di fibra come possiede invece ad esempio l’avena) e di proteina (mancano anche alcuni aminoacidi importanti quali lisina e triptofano). Oltre a questi aspetti generali, però, sono da valutare attentamente alcune caratteristiche qualitative che possono differenziare anche di moltissimo una partita dall’altra.
Sono molti infatti gli aspetti da considerare se si parla di qualità del mais: in particolare, la salubrità, la qualità nutrizionale e l’efficacia del trattamento cui è stato sottoposto, e la varietà di mais che stiamo utilizzando.
Per la salubrità, il problema principale del mais è la possibile contaminazione da funghi, che possono produrre tossine. Nel mais è particolarmente pericoloso lo zearalenone, che ha un effetto estrogeno-simile (dannoso quindi in particolare per le fattrici) ma possono anche essere presenti altre tossine. Per questo, da un lato, sono importantissime le condizioni di coltivazione, raccolta, essiccamento e stoccaggio, ma dall’altro, per i mangimifici, si fanno dei controlli in ingresso per assicurarsi che non ci siano sorprese nell’uso alimentare.
Per le qualità nutrizionali, si sa che i semi più grandi sono quelli più ricchi, ma nel caso particolare del mais, l’amido non è di semplice digestione nel cavallo. Per questo, in genere per questa specie viene utilizzato fioccato. La fioccatura predigerisce questa componente, ma ha un costo: quindi, una fioccatura più intensa darà un prodotto più digeribile ma anche più costoso. La semplice farina di mais (in piccole dosi) è usata a volte, proprio perché meno digeribile, per far arrivare al grosso intestino la giusta quantità di amido indigerito, al fine di consentire una corretta fermentazione della fibra.
Per quanto riguarda le diverse varietà di mais, si sa che il mais più rosso, più colorato, è anche il più ricco di caroteni, importanti antiossidanti e precursori della vitamina A. Meno conosciuto è il fatto che mais diversi rilasciano nel sangue del cavallo, dopo la digestione e l’assorbimento, diverse quantità di aminoacidi, contribuendo quindi in maniera più o meno efficace al soddisfacimento di questo fabbisogno.
il nostro mais 👇🏼
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Per saperne di più:
Martin Bachmann; Aniko Czetö; Kristin Romanowski; Andreas Vernunft; Monika Wensch-Dorendorf; Petra Wolf; Cornelia C. Metges; Annette Zeyner. Effects of grain species, genotype and starch quantity on the postprandial plasma amino acid response in horses. Research in Veterinary Science, Volume 118, June 2018, Pages 295-303.