16 Dicembre 2024
L’integrazione di erba medica al fieno di prato polifita deve essere fatta con cautela, in base alle necessità individuali del cavallo, alla sua attività fisica e alla sua condizione di salute. 
 
Ecco alcune linee guida generali:
 
1. Cavalli da lavoro o cavalli giovani: se il cavallo è molto attivo (ad esempio, cavalli sportivi o giovani in crescita), l’erba medica può costituire una buona fonte di proteine e energia.
In questo caso, può essere utile integrare – fino al 20-30% –  della razione di fieno con erba medica, ma senza eccedere, per evitare un eccessivo apporto proteico, che potrebbe stressare i reni o causare problemi metabolici.
 
2. Cavalli con un’attività moderata o leggera: per cavalli meno attivi, come quelli da passeggio o anziani, l’integrazione di erba medica dovrebbe essere limitata per evitare il rischio di obesità o squilibri nutrizionali. In questo caso, si consiglia di integrare – fino al 10-15% –  della razione di fieno con erba medica, mantenendo il restante della dieta a base di fieno di prato polifita.

3. Cavalli anziani o con problemi di masticazione: l’erba medica può essere utile per cavalli anziani che hanno difficoltà a masticare il fieno di prato polifita, grazie alla sua consistenza più morbida e al suo contenuto energetico. In questi casi, è possibile aumentare leggermente la proporzione di erba medica, ma sempre in combinazione con il fieno di prato, per evitare un eccesso di calcio o proteine.

4. Cavalli obesi o con disturbi metabolici: in questi cavalli, l’uso di erba medica dovrebbe essere molto limitato o evitato, poiché l’alto contenuto di proteine e calcio potrebbe aggravare le condizioni come la sindrome metabolica o l’Equine Cushing’s Disease (EPP). È meglio mantenere una dieta a base principalmente di fieno di prato a bassa energia e fibra.

In sintesi:

La quantità ideale dipende dalle condizioni specifiche del cavallo. In generale, non dovrebbe superare il 20-30% della razione totale di fieno per cavalli attivi, mentre per cavalli meno attivi o anziani è preferibile rimanere intorno al 10-15%. È sempre consigliabile consultare un veterinario nutrizionista per adattare l’alimentazione alle esigenze individuali del cavallo.

Segnaliamo che non si dovrebbe mai passare bruscamente da un tipo di fieno, come il fieno di prato polifita, ad erba medica senza un adeguato periodo di transizione. Questo cambiamento improvviso nella dieta può causare disturbi gastrointestinali come coliche o diarrea, poiché l’erba medica è più ricca di proteine, calcio e nutrienti rispetto al fieno di prato polifita, e il sistema digestivo del cavallo potrebbe non adattarsi rapidamente a un apporto così diverso.

Pertanto, è consigliabile introdurre gradualmente l’erba medica,  mescolandola con il fieno di prato polifita in piccole quantità e aumentando progressivamente la proporzione nel corso di 7-10 giorni. Questo approccio aiuta a minimizzare il rischio di problemi digestivi e consente al cavallo di adattarsi meglio al cambiamento.

Inoltre, durante il periodo di transizione, è importante monitorare attentamente la salute del cavallo, osservando eventuali segni di disagio digestivo, come cambiamenti nelle feci, gonfiore o riduzione dell’appetito. Se compaiono questi sintomi, è consigliabile interrompere l’aumento della quantità di erba medica e consultare un veterinario.

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