Traduzione del professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN del testo di Brian S. Burks, DVM, Dipl. ABVP
L’analisi del sangue è una procedura di diagnosi comunemente utilizzata per il cavallo. I risultati di questa analisi sono presi in considerazione, insieme al segnalamento del cavallo e alla anamnesi. Possono rappresentare importanti indicazioni a supporto di diagnosi di differenti malattie o anche per scoprire la presenza di problemi subclinici (cioè, che non hanno ancora comportato la comparsa di segni di malattia). Ovviamente, l’esame del sangue è utilissimo per evidenziare i problemi, ma dice spesso poco o nulla sulle cause della loro comparsa.
Il sangue normalmente è prelevato dalla vena giugulare perché questa procedura è abbastanza semplice viste le dimensioni di questo vaso. Tuttavia, alcuni cavalli (magari per precedenti esperienze poco gradevoli) hanno paura degli aghi, in questo caso la procedura è meno facile. Il sangue viene raccolto in speciali provette, specifiche per le diverse analisi; il sangue infatti contiene sia componenti liquide e in soluzione, sia cellule. Alcune provette contengono sostanze anti coagulanti, come l’EDTA, per permettere il conteggio dei globuli rossi e bianchi; altre invece favoriscono la coagulazione e la separazione delle diverse componenti del sangue, lasciando il siero in cima; per alcuni test è richiesto il plasma, che contiene alcuni fattori di coagulazione assenti nel siero.
Alcune analisi più semplici possono essere fatte anche in scuderia, mentre per quelle più complesse il campione deve essere inviato al laboratorio.
L’esame emocromocitometrico, più conosciuto come “emocromo”, è l’analisi delle cellule del sangue, sia rosse che bianche. I globuli rossi portano l’ossigeno ai tessuti, dunque l’anemia (un basso numero di globuli rossi) può portare a debolezza e depressione. Una causa frequente di anemia è la presenza di malattie croniche, carenze di ferro (importante per la sintesi dell’emoglobina, la molecola che trasporta l’ossigeno all’interno dei globuli rossi), sanguinamenti che possono anche essere dovuti a traumi, distruzione dei globuli rossi (cosiddetta emolisi) da parassitosi o addirittura da malattie autoimmuni.
I globuli bianchi sono invece utilissimi per scoprire la presenza di infezioni: la leucocitosi (un elevato numero di globuli bianchi) ne è un chiaro sintomo. Queste cellule infatti vengono prodotte in risposta ad una infezione batterica o anche ad una infestione parassitaria o per malattie che causano infiammazione anche senza infezioni.
Esistono molti tipi infatti di globuli bianchi. I granulociti neutrofili ad esempio aumentano in caso di infezioni batteriche, mentre gli eosinofili sono la risposta alla presenza di parassiti. I linfociti sono spesso elevati in caso di malattie virali. La leucopenia, cioè la diminuzione dei globuli bianchi, può a sua volta prodursi per una infezione, spesso acuta, prima che l’organismo abbia messo in atto la sua risposta e abbia iniziato a produrre globuli bianchi (leucociti). La definizione delle cause dell’infezione invece prevede altri esami, come ecografie del torace e dell’addome, esame rettale, prelievi di liquido peritoneale eccetera.
Malattie primarie a carico del sangue come la leucemia sono diagnosticate molto raramente nel cavallo, ma in questa circostanza il numero di leucociti è molto alto, e quando, con uno striscio di sangue (sangue depositato su un vetrino in uno strato sottilissimo esaminato al microscopio), si osserva che queste cellule non sono del tutto normali.
Gli esami ematochimici sono quelli che servono ad analizzare il siero o il plasma per valutare le condizioni biochimiche del fegato, dei reni, dei muscoli o per controllare la quantità e qualità di alcune proteine del siero o la giusta presenza di elettroliti o altri minerali.
Alcuni enzimi quali la gamma glutamil transferasi (GGT) o la aspartato amino transferasi (AST) sono normalmente presenti nel fegato, ma quando le cellule di questo organo sono danneggiate queste molecole si riversano nel sangue. La quantità di questi enzimi presenti nel sangue è quindi un indicatore di un problema epatico e della sua gravità. Piccole variazioni in aumento rispetto ai valori considerati normali possono a volte essere considerate quasi fisiologiche, o non essere considerate troppo preoccupanti. Anche gli acidi biliari possono essere misurati nel sangue, come verifica della funzionalità epatica (del fegato).
La funzione del rene è controllata attraverso la misurazione del livello di azoto ureico nel sangue (BUN) anche detto azotemia e attraverso la verifica della concentrazione di creatinina. Quando il tessuto renale è danneggiato, le concentrazioni aumentano; da tener presente che in alcune circostanze, per osservare questo aumento, il rene deve essere disfunzionale al 65%.
L’aspartato amino transferasi (AST), la lattico deidrogenasi (LDH) e la creatina kinasi (CK) sono tutti enzimi presenti nel tessuto muscolare; anche in questo caso, quando un muscolo è danneggiato, vengono rilasciati nel sangue e sono un segnale di questo danno. Possono essere presenti anche in concentrazioni piuttosto alte, ad esempio in cavalli con “rabdomiolisi” (tying up, o mal del lunedì) o in cavalli con problemi muscolari cronici (miopatie).
Albumine e globuline sono importanti proteine del sangue. Una diminuzione delle albumine può derivare da molti problemi, ma più comunemente si verifica per problemi intestinali o renali; tipicamente, le albumine diminuiscono in cavalli che perdono peso per malattie infiammatorie intestinali o con diarrea acuta. Una elevata concentrazione di albumine indica invece disidratazione, mentre un aumento delle globuline è segno di una infezione in atto.
La siero amiloide A (SAA) ed il fibrinogeno sono invece proteine del sangue prodotte dal fegato che aumentano in caso di infezione o infiammazione. La prima indica un processo più acuto, mentre la seconda può rappresentare una risposta più differita.
Il controllo degli elettroliti sierici (sodio, potassio, cloro, calcio, magnesio eccetera) è importante nei cavalli con diarrea o problemi renali.
Molti altri test possono essere effettuati attraverso una apposita analisi del sangue: controlli endocrini come quelli per la diagnosi del Cushing o della sindrome metabolica; test per malattie specifiche come la streptococcosi (adenite equina) o la malattia di Lyme o altre malattie trasmesse da zecche.
Insomma, con un esame del sangue completo si possono identificare moltissimi problemi, sia infettivi che metabolici. Non fornisce tutte le risposte, ma rimane un valido ausilio diagnostico.