I consigli del Professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN.
Tra gli alimenti tradizionali per il cavallo, certamente la crusca di frumento (o semplicemente crusca per antonomasia) ha un posto d’onore. Si tratta di un sottoprodotto, cioè di un qualcosa che si ottiene come materiale secondario nel corso di una lavorazione. In questo caso, la lavorazione è la molitura del frumento per ottenere la farina, e la crusca rappresenta il primo strato del seme (quello più esterno) che viene eliminato. Rispetto alla farina, la crusca è molto più ricca di proteine (arriva oltre il 17% sulla sostanza secca), di molte vitamine del gruppo B e di alcuni minerali, ad esempio di fosforo (anche oltre l’11%), con una fibrosità appena sopra il 10%. Tradizionalmente utilizzata nei pastoni per la sua capacià di trattenere acqua, pur essendo molto squilibrata nel rapporto calcio/fosforo (11/1 circa), trova ancora un suo impiego in alimentazione equina, in quantità moderate (di massima, non oltre 1 kg al giorno, diviso in tre pasti), essendo ben digeribile (oltre il 60%).
Merita un accenno il fatto che sottoprodotti simili alla crusca di frumento (wheat bran, o semplicemente bran in inglese) si ottengono dalla lavorazione di tutti i cereali; ad esempio, troviamo in commercio sia la crusca di grano duro che quella di grano tenero. In più, si trova un simile materiale che risulta dalla brillatura del riso: in Italia viene chiamato farinaccio di riso, ma in inglese il nome di un materiale assai simile (rice bran) rimanda bene alla sua origine. In questo caso, questo alimento semplice risulta un poco meno ricco di proteina (circa 14%, che è comunque un valore più alto di tutti quelli riscontrabili nei semi interi dei cereali, avena inclusa) ma molto più ricco di grassi (13%). Poco considerato in passato, oggi il rice bran (che contiene anche fino a 1,54 mg per grammo del famoso – seppur ancora controverso – gamma orizanolo) trova la sua valorizzazione in molti mangimi destinati a cavalli con problemi metabolici.Approfondimenti:
De Marco, M., Miraglia, N., Peiretti, P., & Bergero, D. (2012). Apparent digestibility of wheat bran and extruded flax in horses determined from the total collection of feces and acid-insoluble ash as an internal marker. Animal, 6(2), 227-231.
Hoffman, Crystal J. et al. Survey of Feeding Practices, Supplement Use, and Knowledge of Equine Nutrition among a Subpopulation of Horse Owners in New England. Journal of Equine Veterinary Science , Volume 29 , Issue 10 , 719 – 726.