6 Dicembre 2017
I consigli del Professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN.
Che la salute passi da una buona alimentazione è fuori discussione. Per i cavalli, oggi, si tende ad applicare lo stesso concetto: è possibile migliorare la salute, il benessere, la lunghezza della carriera di un cavallo adottando accorgimenti opportuni di alimentazione. Anche nel cavallo, infatti, esistono situazioni per le quali il “normale” bilanciamento di nutrienti diventa poco efficace. Nel caso di cavalli soggetti a problemi muscolari (in particolare la temuta polysaccharide storage myopathy, PSSM) di tipo 1, tipica dei Quarter Horses e dei Morgan, o di tipo 2, più comune nei purosangue arabi o inglesi, ad esempio, è utile diminuire la quota di amido, a favore di quelle di grasso e di fibre ben digeribili; in caso di problemi al fegato, sarà essenziale controllare accuratamente la quantità e soprattutto la qualità della proteina; per cavalli con sindrome metabolica (equine metabolic syndrome, EMS), tipica di cavalli di età tra i 5 e i 16 anni, sovente pony, trottatori o rappresentnti di altre razze, accomunati da alti valori di body condition score o decisamente obesi, a rischio di laminite le fonti energetiche dovranno essere molto ben dosate; in caso di problemi gastrici (in particolare, equine gastric ulcer syndrome, EGUS), presente nel 60% dei cavalli sportivi, con punte del 90% nei galoppatori, evitare l’uso di troppi zuccheri darà buoni risultati. A ciò va aggiunto che alcuni ingredienti possono avere effetti particolarmente favorevoli nelle diverse situazioni e non a caso alcuni di questi sono definiti “nutraceutici”, ad indicare una posizione a metà tra i principi nutritivi e quelli farmaceutici. Nascono dalla corretta formulazione e dal giusto utilizzo dei nutraceutici gli alimenti dietetici per cavalli che, distinti per utilizzo e per tipologia, sono in grado di fornire un validissimo supporto in caso di problemi di natura anche complessa.Approfondimenti:
The Effect of Varying Dietary Starch and Fat Content on Serum Creatine Kinase Activity and Substrate Availability in Equine Polysaccharide Storage Myopathy. W.P. Ribeiro, S.J. Valberg,, J.D. Pagan and B. Essen Gustavsson; Journal of Veterinary Internal Medicine, 18, 887-894, 2004
Metabolic Syndrome in Healthy Ponies Facilitates Nutritional Countermeasures against Pasture Laminitis. David S. Kronfeld, Kibby H. Treiber, Tanja M. Hess, Rebecca K. Splan, Bridgett M. Byrd, W. Burton Staniar, and Nathanial W. White; J. Nutr. July 2006 vol. 136 no. 7 2090S-2093S
Effect of fast vs. moderate growth rate related to nutrient intake on developmental orthopaedic disease in the horse. Michaël Donabédian, Géraldine Fleurance, Giovanni Perona, Céline Robert, Olivier Lepage, Catherine Trillaud-Geyl, Stéphanie Leger, Anne Ricard, Domenico Bergero and William Martin-Rosset¸Animal Research 55 (2006) 471-486
Che la salute passi da una buona alimentazione è fuori discussione. Per i cavalli, oggi, si tende ad applicare lo stesso concetto: è possibile migliorare la salute, il benessere, la lunghezza della carriera di un cavallo adottando accorgimenti opportuni di alimentazione. Anche nel cavallo, infatti, esistono situazioni per le quali il “normale” bilanciamento di nutrienti diventa poco efficace. Nel caso di cavalli soggetti a problemi muscolari (in particolare la temuta polysaccharide storage myopathy, PSSM) di tipo 1, tipica dei Quarter Horses e dei Morgan, o di tipo 2, più comune nei purosangue arabi o inglesi, ad esempio, è utile diminuire la quota di amido, a favore di quelle di grasso e di fibre ben digeribili; in caso di problemi al fegato, sarà essenziale controllare accuratamente la quantità e soprattutto la qualità della proteina; per cavalli con sindrome metabolica (equine metabolic syndrome, EMS), tipica di cavalli di età tra i 5 e i 16 anni, sovente pony, trottatori o rappresentnti di altre razze, accomunati da alti valori di body condition score o decisamente obesi, a rischio di laminite le fonti energetiche dovranno essere molto ben dosate; in caso di problemi gastrici (in particolare, equine gastric ulcer syndrome, EGUS), presente nel 60% dei cavalli sportivi, con punte del 90% nei galoppatori, evitare l’uso di troppi zuccheri darà buoni risultati. A ciò va aggiunto che alcuni ingredienti possono avere effetti particolarmente favorevoli nelle diverse situazioni e non a caso alcuni di questi sono definiti “nutraceutici”, ad indicare una posizione a metà tra i principi nutritivi e quelli farmaceutici. Nascono dalla corretta formulazione e dal giusto utilizzo dei nutraceutici gli alimenti dietetici per cavalli che, distinti per utilizzo e per tipologia, sono in grado di fornire un validissimo supporto in caso di problemi di natura anche complessa.Approfondimenti:
The Effect of Varying Dietary Starch and Fat Content on Serum Creatine Kinase Activity and Substrate Availability in Equine Polysaccharide Storage Myopathy. W.P. Ribeiro, S.J. Valberg,, J.D. Pagan and B. Essen Gustavsson; Journal of Veterinary Internal Medicine, 18, 887-894, 2004
Metabolic Syndrome in Healthy Ponies Facilitates Nutritional Countermeasures against Pasture Laminitis. David S. Kronfeld, Kibby H. Treiber, Tanja M. Hess, Rebecca K. Splan, Bridgett M. Byrd, W. Burton Staniar, and Nathanial W. White; J. Nutr. July 2006 vol. 136 no. 7 2090S-2093S
Effect of fast vs. moderate growth rate related to nutrient intake on developmental orthopaedic disease in the horse. Michaël Donabédian, Géraldine Fleurance, Giovanni Perona, Céline Robert, Olivier Lepage, Catherine Trillaud-Geyl, Stéphanie Leger, Anne Ricard, Domenico Bergero and William Martin-Rosset¸Animal Research 55 (2006) 471-486
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